Mario Merz. Il numero è un animale vivente - GAM, Achille Forti, Palazzo della Ragione, Cortile Mercato Vecchio, 6 - Verona
(Foto: Mario Merz, "Senza Titolo", 2002
Giornali, vetro neon, misure ambiente
Collezione Merz, Torino
Foto © Marcelo Setton, Buenos Aires
Copyright © MARIO MERZ, by SIAE 20)
Mostra in corso dal 11 ottobre 2024 al 30 marzo 2025
Una mostra alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti espone l'arte di Mario Merz - importante esponente dell'Arte Povera - a cura di Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi.
Comunicato stampa della Mario Merz. Il numero è un animale vivente
Dopo il successo riscosso nella prima edizione che ha visto la presenza di Giulio Paolini, la collaborazione tra ArtVerona e i Musei Civici di Verona - Galleria d’Arte Moderna Achille Forti con il format Habitat, progetto della manifestazione fieristica veronese dedicata agli ambienti artistici immersivi, si consolida attraverso una nuova edizione che ospiterà negli spazi della GAM i lavori di un altro grande artista: Mario Merz, grazie ai prestiti provenienti dalla collaborazione con la Fondazione Merz.
Figura cardine dell’Arte Povera e nota a livello internazionale, Mario Merz ha fatto della compenetrazione tra opera e ambiente il fulcro della propria ricerca e il percorso espositivo concepito dai curatori Patrizia Nuzzo, Responsabile delle Collezioni d’Arte Moderna e Contemporanea, e Stefano Raimondi, Direttore artistico di ArtVerona, si concentra proprio sugli elementi archetipici che costantemente ritornano nella produzione dell’artista.
L’Habitat è qui declinato nella sua accezione più intima e profonda di spazio dell’abitare: la forma semisferica e aperta dell’igloo evidenzia la reciproca invasione tra opera e ambiente, tra dimensione interna ed esterna, individuale e collettiva. A suggerire un’idea di circolarità contribuisce la natura spiraliforme della serie numerica di Fibonacci, inventata dal matematico toscano Leonardo Fibonacci nel 1202 come sequenza progressiva che determina i processi di crescita del mondo naturale, in cui ogni numero è la somma dei due precedenti. Tale successione numerica traccia il profilo di un sistema in continua espansione che si traduce in un’incessabile proliferazione delle forme.
L’elemento del tavolo, che l’artista concepisce come un “pezzo di terra sollevato”, va a fondersi con l’ambiente circostante, che assume sempre più i tratti di un paesaggio al contempo estraneo e familiare, distante e vicinissimo, abitato da strutture primarie e archetipiche che trascendono le distinzioni tra materia organica e inorganica.
La riflessione intorno alla natura ciclica delle cose nella poetica di Mario Merz non interessa solo lo spazio ma anche e soprattutto il tempo. Le scure ed enigmatiche sagome degli animali preistorici si stagliano infatti sul bianco del supporto come improvvise apparizioni provenienti da una lontana era geologica, facendosi emblema di un registro formale che attinge a un immaginario remoto e ancestrale, in grado di ricondurre lo spettatore a una dimensione prerazionale dell’esistenza.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con contributi critici dei curatori, Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi, nonché dello storico dell’arte e saggista, direttore dei Musei Nazionali di Perugia e della Direzione Regionale Musei dell’Umbria, Costantino D’Orazio. Un puntuale regesto storico-critico a cura di Milena Cordioli ricostruirà e documenterà la ricca vicenda espositiva di uno dei protagonisti più avvincenti dell’Arte Povera.
Informazioni utili per la visita
Orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso 17.30). Lunedì chiuso.
Biglietti: intero € 6; tariffa unica ridotta € 4 per over 65 e gruppi. Gratuito fino a 17 anni, residenti nel Comune di Verona, portatori di handicap e loro accompagnatori.
Telefono: +39.045.8001903
Sito web: GAM Achille Forti |