Basilica di San Zeno - Piazza San Zeno, 2 - Verona
La Basilica è intitolata a San Zeno, ottavo vescovo di Verona morto
nel 380, originario della Mauritania e uomo dotato di grande cultura ma
dai costumi semplici. Il Santo si era infatti formato nelle migliori Scuole
di Retorica africane - al tempo area egemone per la cultura nell'Impero
Romano - e viveva pescando il suo pasto quotidiano nell'Adige. Per questo
si trova anche raffigurato congiuntamente ad un pesce pescato.
Per la fama di Zeno in vita il luogo della sua sepoltura divenne presto
un luogo di culto; qui infatti fu edificata presto una piccola chiesa sotto
Teodorico il Grande, re degli Ostrogoti e Re d'Italia dal 493 al 526 d.C.
Paolo Diacono, nella sua famosa Historia Longobardorum, narra che durante
il matrimonio di Autari (re d'Italia dal 584 al 590) con la principessa
Teodolinda l’Adige ruppe gli argini allagando l'intera città
fermandosi solo sulle porte aperte della Chiesa di San Zeno, salvando così
la popolazione che qui si era rifugiata.
Il miracolo valse la costruzione di una nuova chiesa che poi fu distrutta
dagli Ungari (X secolo) e ricostruita con Pipino d'Italia. Questi fece traslare
il corpo di San Zeno nella cripta sotto la Basilica il 21 maggio 921. Le
cronache del tempo riportano che il corpo del santo sembrasse inchiodato
e fosse impossibile da muovere. Cosicché Pipino fece chiamare i due
eremiti Benigno e Caro di Malcesine i quali subito poterono trasportare
le spoglie di Zeno semplicemente sollevandolo con le dita.
La Basilica, ampliata nel XI secolo, danneggiata dal terremoto il 3 gennaio
1117 e ampliata ancora nel 1138, assunse le dimensioni e la struttura attuale
nel 1398 grazie agli interventi degli architetti Giovanni e Nicolò
da Ferrara.
Il tempio presenta un aspetto fortemente romanico con elementi gotici successivamente
inseriti ed è considerato uno dei massimi esempi del romanico italiano
presentando una serie notevole di capolavori all'interno della sua fabbrica:
i 18 altorilievi risalenti al XII secolo e raffiguranti le scene del Nuovo
e del Vecchio Testamento, il portale con 24 formelle quadrate bronzee.
La Basilica di San Zeno presenta una pianta basilicale a tre navate e al
suo interno è suddivisibile in tre livelli rappresentati dalla Cripta,
la parte centrale e il Presbiterio; la prima conserva dal 921 il corpo di
San Zeno in un sarcofago nel quale il santo si offre alla visione del pubblico
di fedeli con il volto coperto da una maschera d'argento.
La Basilica conserva nel presbiterio uno dei massimi capolavori del Rinascimento
italiano: il polittico di Andrea Mantenga il quale è formato da due
trittici; uno più grande e posto più in alto intitolato Madonna
con Bambino e Santi e uno più piccolo posto in basso detto della
predella che ritrae scene di vita di Gesù. L'opera era tanto famosa
da entrare nel triste elenco di opere d'arte depredate da Napoleone durante
la campagna d’Italia del 1797. Per questo la parte superiore che si
vede oggi è la originale mentre quella inferiore è una copia
di Paolino Caliari, discendente del Veronese. L'originale infatti rimase
in Francia. Monumenti e opere d'arte della Basilica di
San Zeno
- Portale con le 24 formelle bronzee
- 18 altorilievi ai lati del protiro (XII secolo)
- Polittico di Andrea Mantegna nel presbiterio
- La Crocifissione della scuola di Altichero da Zevio (XIV secolo) nel presbiterio
- Affresco di San Zeno del Trecento nell'abside
- Cripta di San Zeno Stile: Romanico, elementi
gotici. Edificazione: IV secolo-1389. Orari:
da novembre a febbraio: feriali dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 13.30 alle
17.00; festivi dalle 13.00 alle 17.00, chiuso il lunedì. Da marzo
a ottobre: feriali dalle 8.30 alle 18.00; festivi dalle 13.00 alle 18.00.
Biglietti: ingresso libero. Telefono:
+39.045.592813 E-mail: non disponibile. Sito
web: Basilica
di San Zeno |